Neuropsicologia: cos'è.

La neuropsicologia si occupa prevalentemente dello studio delle funzioni cognitive e delle loro correlazioni con le strutture encefaliche; in particolare, la neuropsicologia clinica si focalizza su quali siano le alterazioni comportamentali derivanti da danni anatomo-patologici di varia natura (ictus, patologie neurodegenerative, traumicranici, tumori cerebrali, ecc). I pazienti saranno quindi soggetti con danni cerebrali conseguenti a lesioni traumatiche, vascolari, tumori cerebrali e malattie degenerative (Sclerosi Multipla, Parkinson, Alzheimer, SLA, solo per citare le più note).

 

Nella pratica, essere neuropsicologi significa  applicare le conoscenze della neuropsicologia alla diagnosi, gestione e riabilitazione dei pazienti con deficit cognitivi successivi a malattie o danni cerebrali di tipo vascolare o traumatico. In particolare vengono esaminati i pazienti per diagnosticare e migliorare le funzioni specifiche lese come ad esempio linguaggio, attenzione, percezione, cognizione e comportamento.

 

La Neuropsicologia si occupa anche di invecchiamento, tanto nelle sue forme patologiche, quanto fornendo strumenti utili per allenare e mantenere in forma il nostro cervello. Se ormai l'invecchiamento fisico è un processo che si può affrontare in maniera attiva e sana, curata e consapevole, ponendo attenzione all'alimentazione, all'attività fisica, allo stato di salute del nostro corpo, queste stesse regole possono valere anche per il nostro cervello e le attività che normalmente gestisce, come l'attenzione, la memoria, la logica, il linguaggio. Esistono quindi esercizi "cognitivi" in grado di potenziare/mantenere attive queste nostre capacità.